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STRACOTTO DI MANZO

Tenere i bastoncini di lardo per lardellare alcune ore in infusione in buon Cognac, poi rotolarli in un misto di pepe, cannella ben triturata e noce moscata grattugiata (o polvere di macis).

Lardellare la carne che deve essere un taglio tipo scamone, noce o “rosbif ”.

Tritare mezza cipolla, e steccare l’altra mezza con chiodi di garofano (2 o 3). Tagliare a pezzetti un gambo di sedano e la parte rossa di 1 grossa carota.

Spezzettare anche 1/2 hg di lardo di schiena ben roseo e farlo fondere col burro nello “stuin”: mettervi il pezzo di carne e farlo rosolare da ogni parte stando attenti a non far bruciare il burro né rinsecchire i pezzi di lardo.

Unire poi 1/2 bicchiere di un vino rosso corposo: Barolo, Barbaresco, Nebiolo o Barbera, lasciarlo sfumare lentamente.

Unire poi le verdure aromatiche, salare, chiudere ermeticamente e cuocere a fuoco bassissimo per 2 ore, spruzzando ogni mezz’ora con un po’ di vino per riformare l’umidità.

Dopo 2 ore passare il fondo di cottura al passaverdure, e rimetterlo nello “stuin” per un’altra ora e mezza di cottura, sempre spruzzando con vino quando serve, e sempre ermeticamente chiuso.

A fine cottura controllare la densità del sugo che deve essere cremoso: se necessario aggiungere due pizzichi di farina e far cuocere ancora 10 minuti.

La carne si serve a fette coperta col fondo di cottura: quasi indispensabile una purea di patate. Una carne meno “giusta” di quella ipotizzata può abbassare i tempi di cottura anche di un’ora: in questo caso regolarsi in proporzione per i tempi di preparazione.

da “La cucina dei Milanesi” – Marco Guarnaschelli Gotti

Copertina del libro La cucina dei milanesi, di Marco Guarnaschelli Gotti

Una ricetta e una regione al giorno – da 01/01/2019

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